Era un normale giorno di scuola, a parer mio il migliore, adoravo il giovedì, perché il pomeriggio la nostra classe stava insieme per allenarsi a pallavolo ci divertivamo .
Quel giorno era speciale perché c’era la partita della squadra M ROMA volley che giocava contro quella del Cuneo la finale dei play-off.
Finita la partita, siamo tornati a casa mia e nel giardino abbiamo trovato i pezzi della moto del padre di un mio amico e subito abbiamo chiamato la polizia.
Dopo aver fatto le indagini, è venuto fuori che era stato un ladro famoso, evaso il giorno prima e che serviva il nostro aiuto per imprigionare il delinquente.
Ma molti di noi si sono dileguati e siamo restati in otto: Francesco, Livia, Costanza, Diego, Massimo, Andrea, Camilla ed io.
La polizia ha proposto di mettere in bella vista delle moto come esca che il ladro avrebbe sicuramente cercato di rubare e su ciascuna c’era un micro segnalatore per rintracciarla.
Scende la notte e il furfante non si fa vivo probabilmente perché avevamo dimenticato di mettere in giro la voce.
Anche nei giorni seguenti la stessa cosa… niente di nuovo.
La polizia era disperata perché questo furfante rubava in tutta la città.
Ma una notte finalmente si fa vivo e i poliziotti hanno seguito la moto che aveva rubato tramite il segnalatore e sono riusciti ad arrestarlo.
Il giorno dopo il ladro viene trasportato in un carcere, le moto rubate vengono ritrovate e restituite ai proprietari.
Noi ragazzi abbiamo partecipato ad un’operazione di polizia.
di Emanuele
è una storia vera?
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